La missione di garantire il diritto alla felicità

13 Maggio 2025
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Siamo sempre più focalizzati sul concetto di sostenibilità: questo traspare dall’orientamento della comunicazione, dalle campagne pubblicitarie, dagli elementi di forza che i nostri fornitori pongono in risalto quando ci presentano nuove materie prime. Un concetto che
è penetrato sempre più nella nostra quotidianità di operatori del mercato ma, al tempo stesso, anche di consumatori, fino a darlo talmente per assodato da perderne di vista il significato. Con sostenibile, in generale, ci si riferisce a un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di realizzare i propri. Un approccio olistico che considera gli impatti sociali, ambientali ed economici delle azioni e delle decisioni intraprese oggi e che avranno effetto sul domani. È consuetudine
rifarsi al concetto di sostenibilità limitandolo all’aspetto ambientale anche se, i pilastri su cui poggia la sostenibilità sono tre e comprendono – oltre all’ambientale – anche gli aspetti sociali ed economici; si parla infatti di ESG (Environmental, Social, Governance).
Entrando nel merito della sostenibilità sociale, si fa riferimento all’attenzione verso il benessere delle persone e delle comunità anche grazie alla promozione dell’equità, dei diritti umani, dell’accesso all’istruzione e alla salute e a un’occupazione dignitosa. Tra gli obiettivi da raggiungere in chiave di sostenibilità sociale si stagliano a tinte forti alcuni aspetti significativi: da una parte, la necessità di adottare pratiche che valorizzino e includano persone di diversa provenienza, genere, etnia, abilità e orientamento sessuale e dall’altra, la
necessità del miglioramento delle condizioni di salute e di benessere psicofisico delle persone grazie a servizi sanitari di qualità. In questa cornice generale, intendo dipingere la mia personale esperienza maturata con Dynamo Camp, realtà che ho avuto la fortuna di conoscere alla sua nascita.
Che cosa sia Dynamo Camp è difficile raccontarlo; è “un luogo e un progetto con cui si offrono gratuitamente specifici programmi di Terapia Ricreativa, a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro sviluppo, condizioni di disabilità, in terapia o nel periodo
di post ospedalizzazione, ai fratelli e alle loro famiglie”.
La sua missione, inoltre, è contribuire al diritto alla felicità di bambini e famiglie. Tuttavia, se dovessi esprimere ciò che ho colto in via personale direi “un modo rivoluzionario di prendersi cura e attenzione verso i bisogni degli esseri umani, è un modo di vivere sia a livello personale ma anche moltissimo a livello professionale”.
Tutto questo, ho avuto il privilegio di comprenderlo, assaporarlo e amarlo, anno dopo anno. Progetto in cui ho creduto sin da subito grazie anche alle capacità del suo fondatore, Vincenzo Manes.
Penso che, sempre, in tutto ciò che si rivolge alla “persona”, alla sua cura e al suo benessere abbia un ruolo fondamentale la Persona o meglio le Persone che “operano”, che “fanno” che “sviluppano” un’idea, un progetto, un lavoro, un mondo pieno di attenzioni e di
cura verso l’altro. Vincenzo Manes ha avuto l’illuminazione e l’idea che ha sviluppato e alimentato grazie alla collaborazione di persone come Serena Porcari e di tutto lo staff che piano piano è cresciuto con Dynamo: Professionisti del FARE BENE.
Perché Dynamo e non altri progetti? Dynamo è entrato innanzitutto nel mio cuore e in quello di mio padre, fondatore illuminato di Pharma Cosm Polli. Papà ha visto fin da subito che le idee e i progetti sviluppati da Dynamo erano in linea con il suo essere uomo, imprenditore e padre. L’onestà intellettuale, il far bene le cose, l’interessarsi dell’altro, quindi un’etica di comportamento e ideali erano tutti sotto i nostri occhi e muovevano lo spirito e la professionalità dei “costruttori” del mondo Dynamo. Si è posto l’obiettivo di voler far star bene i suoi ospiti; ha quindi iniziato in punta di piedi, ha imparato, studiato, approfondito e ha portato un nuovo modo di trattare e curare le necessità dei
suoi ospiti, perché nel mondo Dynamo Camp la parola chiave è l’Ascolto. In questo universo, prima come persone, e poi come società, ci siamo sentiti descritti.
Pharma Cosm Polli ha iniziato a sostenerlo tramite la divulgazione del progetto e le campagne di raccolta fondi.
— Leggi l’articolo completo in allegato.